Lampedusa, l’isola selvaggia che ti rimarrà nel cuore e ti conquisterà

 

Quando si è in vacanza il tempo sembra trascorrere alla velocità della luce. Il nostro agognato tempo libero sembra quasi scivolarci tra le mani quando ci si trova nei luoghi di vacanza preferiti. Proprio per questo con queste poche righe voglio raccontarvi di come è trascorso veloce il mio tempo nella magica Lampedusa. In questo modo potrete avere un piccolo vademecum sulle cose da fare e vedere a Lampedusa, nel caso in cui decidiate di regalarvi una vacanza in questa splendida isola.

Quell’anno mi ero ripromessa di trovare una via di fuga dalla massa di turisti del mese di agosto. Una soluzione pratica ed efficacie è stata quella di concentrare il mio periodo di viaggio fuori dall’alta stagione: settembre è stata la soluzione perfetta.



Essendo la prima volta per me sull’isola, in fase organizzativa, avevo avuto modo di informarmi su quale fosse la maniera migliore per muoversi. Perciò, preventivamente, avevo studiato sia gli itinerari da poter fare sia il mezzo di locomozione da utilizzare per compierli. Difatti, puntuale come un orologio al mio arrivo in aeroporto trovai ad attendermi il cordialissimo Sig. Antonio a bordo della mia vespa bianca. Indubbiamente gli scooter sono i mezzi migliori per muoversi sull’isola: noleggio economico, nessun problema di parcheggio, poco consumo.


Così come la mia romantica e insolita vespa, anche la scelta dell’alloggio non è stata del tutto usuale. Scelsi per l’appunto un Dammuso, una struttura in pietra tipica siciliana, più precisamente di Pantelleria. Il Dammuso si trovava a Cala Creta, a un km dal centro del paese. Scelsi appositamente di stare lontana dal caos del centro per poter vivere a pieno la vera natura selvaggia dell’isola. Difatti anche la posizione strategica del Dammuso vista mare ed esposto a Est mi ha permesso di vedere delle splendide ed indimenticabili albe e vivere dei tramonti magici. La massima pulizia, l’assenza di televisione e il totale silenzio sono stati un valore aggiuntivo che ha contribuito a rendere perfetta questa vacanza.

Nel caso in cui foste interessati ad un alloggio più centrale potrete trovare diverse tipologie di alloggi come case vacanze Hotel e B&b vicino al centro di Lampedusa. L’isola, come tutte le isole stagionali, ha delle tariffe molto variabili a seconda del periodo, difatti tra il periodo di bassa e di alta stagione troverete particolari differenze di prezzi degli alloggi. A conferma di ciò in settembre ho avuto la fortuna di trovare tariffe assolutamente abbordabili. Oltre al risparmio ottenuto prenotando in un periodo di media stagione sono anche riuscita ad accedere a delle scontistiche dovute alla prenotazione anticipata. Vi consiglio dunque di pensare per tempo alla prenotazione del vostro alloggio sia per un fattore economico ma anche per avere diverse alternative disponibili tra cui scegliere.



Il risveglio con il rumore del mare è uno dei ricordi più profondi e magici che mi legano all’isola, dopo cui seguiva una corsa in vespa verso un’abbondante colazione siciliana in paese sul corso principale, Via Roma. Dopo granita e brioche la meta successiva era sempre il porto, per poter affittare un piccolo gommone per trascorrere la giornata in mare, nelle meravigliose calette non raggiungibili via terra. Come alternativa avrei sempre avuto la possibilità di aggregarmi a dei gruppi di turisti per le escursioni guidate che molti abitanti dell’isola organizzano grazie alle loro imbarcazioni private. Quest’isola ha una conformazione tale da costringerti a muoverti via mare per potere godere a pieno di alcune delle sue meraviglie: le spiagge si trovano tutte a sud-est, mentre l’altro tratto di costa risulta inaccessibile via terra a causa della conformazione della roccia a strapiombo sul mare, la cui costa è famosa per i suoi numerosi faraglioni e grotte con acque cristalline.



Alcune delle più belle spiagge dell’isola sono raggiungibili tramite dei sentieri aridi e sterrati ed a volte faticosi da percorrere, ma una volta giunti a destinazione troverete piccoli angoli di paradiso dalla sabbia bianca con acque cristalline. Uno scenario simile si ha percorrendo il sentiero in terra battuta che conduce alla Spiaggia dei Conigli, arenile in sabbia bianco incastonato in una baia del Mediterraneo e riserva naturale: questa parte dell’isola è diventata Riserva naturale protetta soprattutto per merito delle tartarughe caretta caretta che hanno scelto questa spiaggia come luogo dove deporre le proprie uova. Di fronte alla spiaggia si trova la vera e propria Isola dei Conigli, da cui prende il nome la spiaggia, raggiungibile a nuoto nelle giornate con scarsa corrente. In alternativa in alcune rare giornate di bassa marea gli abitanti del luogo raccontano che si possa creare una lingua di terra grazie a cui è possibile raggiungere l’isola a piedi. Una delle leggende che spiegherebbe l’origine del nome di questa spiaggia, narra, per l’appunto, di come alcuni conigli raggiunsero l’isola proprio grazie a questa secca.



Per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni sarà possibile immergersi nelle acque cristalline dell’isola scoprendo un ecosistema marino irresistibile e scovare dei gioielli sommersi come un arco naturale ornato di coralli dove vivono spugne colorate, scorfani e murene. Tra le altre spiagge da non perdere c’è la spiaggia della Guitgia che, nonostante la vicinanza al porto e alle tante persone di passaggio, ha un’acqua molto pulita grazie alle numerose correnti che ripuliscono l’insenatura. La sua larga battigia e il basso livello del mare la rende una spiaggia ideale per famiglie.


Da non perdere le meravigliose calette di Cala Croce e la riservata Cala Pulcino, ideale per chi vuole rilassarsi e star lontano dalla confusione. Grazie alla sua particolare posizione, difficile da raggiungere per il suo tortuoso sentiero, è considerata una delle più selvagge e silenziose dell’isola, motivo per cui la vostra fatica verrà assolutamente ricompensata dalla sua bellezza. Infine, la Tabaccara, detta anche la piscina di Lampedusa. Una baia incantevole con un’acqua talmente tanto turchese che le barche sembrano quasi volteggiare nell’aria e rimanere sospese sopra l'acqua. Da qui nasce un altro soprannome della cala, la baia delle barche volanti.



L’isola offre moltissime alternative difatti nella costa a sud-est è possibile trovare anche degli stabilimenti balneari con servizi bar e ristorazione per chi si trova in spiaggia. Spesso durante la mia vacanza ho frequentato questi posti per gustare un ottimo aperitivo al tramonto. Molti sono anche i ristoranti sulla spiaggia dove potrete prenotare per una cena al chiaro di luna sul mare e assaggiare tanti piatti tipici siciliani: pescato del giorno, cous cous di pesce, pesce spada all’acqua di mare, ziti con sarde e finocchietto, zuppa alla “ghiotta” e tante altre prelibatezze. Dopo ogni cena non può mancare la passeggiata sul corso per gustare un digestivo o il liquore locale al finocchietto in uno dei tanti localini lungo via Roma. Per i più golosi invece consiglio di assaggiare il cremosissimo gelato tradizionale o la tipica granita. Lungo il corso troverete numerosissimi negozietti di artigianato locale e souvenir dove poter trovare moltissimi oggetti da portare con voi come ricordo di questa vacanza, come le tipiche papaline ricamate a mano oppure le lavorazioni in pietra arenaria.


La vacanza è stata tra le più intense della mia vita, con un contorno di odori colori e sapori che difficilmente riuscirò a dimenticare. Lampedusa ti entra nel cuore e ti fa sentire libera, libera di perderti in questa splendida isola selvaggia e lontana da tutti e da tutto.

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